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Un’analisi SWOT fatta bene è il primo passo per trovare i punti di forza del tuo brand. Scopri come presentare una SWOT che convinca te, i tuoi amici e i tuoi stakeholder.

 

 

Sei davanti ai tuoi amici e stai presentando il tuo ultimo progetto: un nuovo libro fantasy per adulti. Cruento, con una morale in bianco e nero, ricco di azione… ma mentre ti perdi nel racconto, uno dei presenti ti chiede “Ah, quindi è come Game of Thrones”.

L’affermazione ti ammutolisce, perché non sai cosa controbattere! È vero, la nicchia è simile. Ma qual è il punto di forza del tuo libro rispetto alla famosa saga di Martin? E quale colpo di scena lo renderà ancora più bello quando scriverai il secondo capitolo della saga?

Adesso sostituisci il libro con la tua azienda. Anche in questo caso qualcuno potrebbe sorprenderti con la domanda “Ma tu, cosa sai fare meglio rispetto ai tuoi avversari? Cosa offri di più? Qual è la cosa che sai fare alla perfezione?” Per una domanda del genere devi avere la risposta pronta. E l’analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats) te la offre su un piatto d’argento.

SWOT, un’analisi per domarle tutte

L’analisi SWOT è uno strumento eccezionale che tutte le aziende dovrebbero compilare ogni volta che c’è bisogno di definire una strategia o di ritornare in carreggiata dopo un periodo di magra. Il concetto alla base è molto semplice: la SWOT si propone di trovare i pro e i contro della propria azienda. Per farlo bisogna individuare per primi i punti di forza e i punti di debolezza interni alla propria impresa. Poi è il momento di guardare alle opportunità e alle possibili minacce, ovvero ai fattori esterni all’azienda.

  • I punti di forza sono le cose che tu o la tua azienda sapete fare meglio. Spesso coincidono con il tuo prodotto o servizio principale, ma bisogna anche studiare ciò che differenzia quello che offri dal resto del mercato.
  • I punti di debolezza sono le criticità che trovi nella tua attività. Questa è la parte più difficile quando si fa una analisi SWOT, perché anche il miglior CEO del mondo è biased nei confronti della sua creazione! Questa parte è misteriosamente quella che riceve meno attenzioni dagli analisti interni all’azienda. Eppure una sezione di debolezze ben fatta non solo mostra grande oggettività, ma ti aiuta anche a sapere quali punti devi tenere d’occhio per evitare pasticci.
  • Le opportunità sono le strade positive che il futuro può riservare alla tua azienda. Sono quindi tutti i fattori esterni che puoi sfruttare a tuo vantaggio, dalla situazione di mercato alle sventure di un competitor fino a un aumento di budget.
  • Le minacce, al contrario, sono i fattori esterni che possono mettere in difficoltà la tua impresa. Competitor agguerriti o con grande budget, situazioni di mercato sfavorevoli e crisi economiche sono tutti fattori da tenere in conto per sviluppare risposte efficaci.

L’analisi SWOT parte da presupposti molto semplici, ma ha bisogno di una fortissima conoscenza della propria azienda, dei valori che porta avanti e della situazione di mercato passata, presente e persino futura. Non avere ben chiaro tutto questo porta inevitabilmente a una analisi semplicistica, per non dire completamente fuori strada e quindi poco credibile. Considera poi che questo documento è un valido aiuto quando si tratta di ricercare investitori esterni, come banche o stakeholder. Qui ne abbiamo viste di analisi SWOT “fatte in casa” ben poco convincenti, quindi bisogna fare molta attenzione: è meglio lavorare in squadra con professionisti ben rodati e con un team multidisciplinare piuttosto che far da sé, almeno le prime volte.

Le decisioni importanti richiedono tanta analisi
Studiamo insieme un documento preciso che ti aiuterà a scegliere la strada migliore per crescere e consolidare il tuo mercato.

Un esempio di analisi SWOT

La teoria può sembrare semplice, ma compilare un’analisi SWOT ben fatta richiede tempo, impegno e ampie conoscenze. Per dare un’idea su come procedere, abbiamo stilato un’analisi di esempio su una piccola azienda che produce profumi unisex biologici e naturali con una produzione tutta made in Italy a filiera corta.

Strenghts

  • Materie prime sostenibili e di qualità: l’azienda approvvigiona essenze naturali da agricoltori sostenibili e locali, e produce eau de toilette (con essenze in percentuale ridotta, ideali per l’estate) ed eau de parfum (le essenze sono presenti in percentuali maggiori e sono migliori per l’inverno). Ha quindi una gamma ampia di profumi ideali per i giovani consumatori con valori “green”, con un prezzo da fascia media.
  • Mercato italiano, produzione italiana: l’azienda è fieramente made in Italy e ha una forte presenza sul territorio. Un settore percepito “di lusso” come quello dei profumi trae grande vantaggio dallo spirito tutto italiano dell’azienda.

Weaknesses

  • Design inferiore rispetto ai competitor blasonati: i profumi sono percepiti come “di lusso” anche per il design accattivante, le pubblicità poetiche e il marchio dietro al prodotto. L’azienda presa in considerazione non ha ancora il budget per creare boccette artistiche, perciò deve puntare solo su sostenibilità, made in Italy e qualità delle materie prime.
  • Grandi brand, grandi budget: competere con i grandi profumi già piazzati sul mercato sarebbe follia, perché posseggono dei budget giganteschi e soffocano tutto il mercato della profumeria “standard”. La soluzione è scavarsi una nuova nicchia che possa dare visibilità e profitti e aumentare il budget comunicativo.

Opportunities

  • Stagionalità dei prodotti ed esclusività: l’utilizzo di materie prime di alta qualità a filiera corta può anche essere un pretesto per lanciare delle linee stagionali ed esclusive, puntando sulla Fear of Missing Out (la paura di perdere qualcosa per sempre) per vendere profumi particolari.
  • Nicchia tutta da scoprire: la nicchia dei profumi bio e sostenibili non ha molti competitor, e l’azienda può anche spaziare verso profumi per l’ambiente e collaborazioni con case di moda sostenibile.
  • Sgravi fiscali: gli sgravi fiscali sui prodotti sostenibili potrebbero rappresentare un’ottima spinta per innovare e provare nuove tecniche di produzione e di marketing, cosa che i grandi brand non possono permettersi perché hanno già una identità fissa nel mercato.

Threats

  • Stagionalità dei prodotti: la stagionalità dei prodotti può rappresentare anche una minaccia, qualora ci siano scarsi raccolti o gli agricoltori decidano di cambiare piantagioni coltivate per aumentare il loro profitto. Per questo è opportuno avere molteplici accordi commerciali con più produttori e sentire regolarmente degli esperti di agricoltura che tengano sotto controllo il clima e le condizioni ambientali.
  • Interesse alla nicchia da parte dei grandi brand: i grandi brand hanno già testato il mercato bio lanciando qualche prodotto di test. Qualora il mercato si ampliasse, allora potrebbero sfruttare il loro nome per ridurre il mercato dell’azienda di profumi bio. Bisogna quindi muoversi rapidamente e diventare leader della nicchia per poter utilizzare il “vantaggio del pioniere”.

Questa analisi SWOT è ovviamente solo un esempio, ma è un buon punto di inizio per capire come portarla avanti e quali aspetti prendere in considerazione. Puoi trovare questo esempio anche già compilato sul nostro PDF dell’analisi SWOT. 

I limiti della SWOT

Per il dispiacere dei puristi, la SWOT non è l’analisi definitiva. Anzi, presenta alcuni limiti: ad esempio, i critici dicono che è troppo generica e che non definisce degli obiettivi precisi e quantificabili. Questo è vero, e infatti la SWOT è un’ottima analisi iniziale e da eseguire a cadenza annuale per avere un’idea generale dell’andamento dell’azienda e di ciò che la distingue nel mercato.

Ci sono poi altre analisi, molto più specifiche, che rispondono a bisogni diversi. L’analisi SOAR, ad esempio, è molto in voga nelle start-up perché è prettamente positiva e di grande impatto tra i dipendenti. La PEST, invece, è un’analisi che studia approfonditamente il contesto sociale, politico, economico e tecnologico del mercato, offrendo una risposta precisa per ogni problema. Questo studio però ha bisogno di molti tecnici o di un team multidisciplinare per essere portato avanti, oltre che una settimana buona di lavoro. Esiste anche l’analisi SCORE, che si propone come un’evoluzione più precisa della SWOT, ma anche molto più complessa.

La SWOT, nonostante questo, rimane un’ottima analisi iniziale, oltre che un documento importante da mostrare alle banche e agli stakeholder e che serve a costruire l’immagine di un brand affidabile e onesto. Se hai un’azienda, prova a metterti alla prova con il nostro template PDF compilabile: prenditi mezz’ora e comincia a pensare a tutti i punti di forza e debolezza della tua azienda, poi procedi con le opportunità esterne e con le minacce che possono minare la tua posizione.

Non ti basta un PDF? Hai bisogno di qualcuno che analizza il mercato e studia strategie di comunicazione quotidianamente? Contattaci, troveremo tutti i modi migliori per esaltare le potenzialità del tuo brand. E se hai già fatto l’analisi SWOT, spedisci il template PDF compilato alla nostra e-mail, così possiamo guardarla insieme. Stavolta sarai preparato a ogni domanda sulla tua azienda, garantito.

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