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L’8 marzo tra commodity female e femvertising

L’8 marzo è comunemente dedicato alla Festa della donna. Intorno alla denominazione della ricorrenza, c’è un acceso dibattito. Si preferisce, infatti, parlare di “Giornata internazionale dei diritti della donna”, anziché di “festa”. Quest’ultimo termine risulta deviante circa l’obiettivo della giornata, ossia riflettere sulle conquiste passate, riconoscendo, al contempo, la lunga strada che ancora bisogna percorrere per ottenere risultati in termini di parità di genere.

Nel mondo della comunicazione, della pubblicità, ma anche del marketing, la rappresentazione delle donne è spesso oggetto di discussione. In passato, erano raffigurate in ruoli tradizionalmente femminili, come madri, mogli e oggetti di desiderio sessuale. Il concetto di “commodity female” indica proprio la riduzione della donna a semplice cliché che, oltre a portare avanti uno stereotipo di genere, incide negativamente sull’autostima delle donne stesse, limitandone le opportunità e aumentando il gender gap.

Tuttavia, c’è una crescente consapevolezza legata alla gravità di questa tendenza. Il movimento controcorrente, noto come “femvertising” sta diventando sempre più popolare. Si tratta di una strategia di comunicazione che promuove una rappresentazione più autentica e positiva delle donne nelle campagne pubblicitarie, supporta l’empowerment femminile, le pari opportunità e l’inclusione.

Nel 2015, SheKnowsMedia, azienda multimediale sulla creazione di contenuti per le donne, istituisce i #Femvertising Awards. L’obiettivo del contest è premiare il brand che, con le sue campagne pubblicitarie, si spinge oltre il marketing dei propri prodotti o servizi, promuovendo messaggi, immagini pro-femminili e l’uguaglianza di genere. Le campagne vincitrici sono valutate sulla base di criteri come l’autenticità delle rappresentazioni delle donne oltre all’impatto sociale delle campagne stesse.

Comunicatrici del passato…

Da figure storiche a icone contemporanee. Nel corso dei millenni, sono state tante le comunicatrici che si sono distinte con parole e fatti, divulgando messaggi potenti di coraggio e speranza.

Cleopatra, la regina egiziana, ha usato le sue capacità comunicative per mantenere il suo potere e proteggere gli interessi del suo Paese. Conosceva molte lingue, negoziava con leader stranieri grazie alla retorica politica e sapeva come presentare in modo favorevole se stessa e il suo regime mediante discorsi pubblici e cerimonie. La sua immagine mitica, sinonimo di fascino, intrighi e potere femminile, è stata oggetto di rappresentazione in opere letterarie, teatrali e cinematografiche. La sua capacità di comunicare e plasmare la propria immagine ha contribuito alla sua fama duratura come una delle figure più iconiche della storia antica. 

Nell’ambito della letteratura e dell’impegno sociale, Virginia Woolf, importante scrittrice, saggista e attivista britannica del XX secolo, ha comunicato l’importanza di capire le prospettive degli altri tramite i suoi personaggi e le loro esperienze. Le sue opere affrontano temi universali come l’amore, la perdita, l’identità e la condizione umana con profonda sensibilità ed empatia. Parallelamente, comunicava le sue opinioni e le sue preoccupazioni legate alle questioni sociali del suo tempo. Dal ruolo delle donne in società, alle disuguaglianze di classe. Il suo impegno nell’esprimere una critica sociale aspra ha reso la sua voce influente nel dibattito culturale e politico. 

… e del presente

Nel mondo contemporaneo, Oprah Winfrey è una delle persone più influenti grazie alle sue innovazioni nel giornalismo televisivo con interviste coinvolgenti e profonde. Ardente sostenitrice del benessere e della crescita personale, Oprah ha utilizzato il suo talk show, “The Oprah Winfrey Show” per promuovere l’importanza dell’autostima e dell’empowerment personale. La sua piattaforma ha avuto un impatto significativo sulle persone, uno spazio in cui lei stessa ha dimostrato il suo attivismo e il suo impegno in molte questioni sociali, tra cui l’istruzione, la salute e i diritti delle donne. 

L’esigenza di comunicare è una priorità nelle nuove generazioni, che sempre di più fanno sentire la propria voce nella difesa di valori in cui credono. Greta Thunberg è tra le figure che più si sono distinte nel mondo dell’attivismo. Il suo discorso di denuncia durante “UN climate action summit in New York” nel 2019 ha fatto il giro del mondo. Parla di sogni spezzati, di infanzia rubata e muove una critica molto severa, colpevolizzando chi avrebbe dovuto fare qualcosa in merito alla salvaguardia del pianeta. 

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